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Fondazione Brescia Musei riparte con gli eventi culturali in Pinacoteca Tosio Martinengo con una proposta dedicata ai suoi visitatori per approfondire l’arte del XIX secolo, realizzata in collaborazione con la Rete del’800 Lombardo.
Mercoledì 6 settembre alle ore 18 si terrà il primo dei tre incontri – a cui poi seguiranno quelli del 20 settembre e del 4 ottobre – dedicato alla mostra Cesare Tallone. Ritratti di Società, presentata nelle sale del Museo dell’Ottocento presso la Galleria dell’Accademia Tadini di Lovere (Bg), e patrocinata dall’Università degli Studi di Brescia, entro un percorso espositivo che include un significativo nucleo di opere di Cesare Tallone (Savona, 1853-Milano, 1919), direttore dell’Accademia Carrara di Bergamo dal 1885 al 1899 nonché importante figura di innovatore e ritrattista di fama internazionale: seguendo il filo conduttore della linea rivoluzionaria tracciata dalla sua pittura, attraverso ottanta opere – tra cui dipinti, disegni, fotografie, sculture – prende forma l’immagine della società che ha animato Bergamo e Lovere tra il secondo Ottocento e lo scoppio della Prima Guerra Mondiale.
Una mostra importante a cui Brescia Musei ha significativamente contribuito con il prestito di un’opera proprio di Cesare Tallone, restaurata per l’occasione, il Ritratto del tenore Francesco Pasini (1890 – 1899, olio su tela, Musei Civici, Brescia), personaggio centrale per la storia del Museo del Risorgimento di Brescia Leonessa d’Italia, recentemente riallestito con un innovativo impianto museografico in cui i temi culturali della società ottocentesca sono baricentrici alla narrazione museale. La figura di Francesco Pasini è altresì approfondita all’interno del catalogo di mostra attraverso il saggio «Il ricordo storico più prezioso»: Francesco Pasini e il lascito musicale e patriottico alla città di Brescia.
«Fondazione Brescia Musei mantiene vivo il dibattito intorno ai temi su cui nell’ultimo triennio ha lavorato, e che sono culminati nel riallestimento del Museo del Risorgimento “Leonessa d’Italia”, in Castello – dichiara Stefano Karadjov, direttore di Fondazione Brescia Musei. In questo caso, l’occasione della prima di tre interessantissime mostre di ambito lombardo, contesto che vede la nostra Fondazione impegnata anche in qualità di ente capofila della Rete dell’Ottocento lombardo, ci consente di contribuire alla ricostruzione di un’epoca attraverso il ritratto di una figura decisiva nella pittura del secondo Ottocento, Cesare Tallone. Siamo pertanto lieti del sodalizio tra la Pinacoteca Tosio Martinengo, sede di questo ciclo di incontri, e la Galleria Accademia Tadini di Lovere che li inaugura».
In dialogo con la storica dell’arte Elena Lissoni interverranno Marco Albertario, direttore dell’Accademia Tadini, che concentrerà il proprio intervento in un affondo su Lovere come piccola capitale del Lago d’Iseo e Silvia Capponi, storica dell’arte, che presenterà la figura di Cesare Tallone interprete di una società “moderna”.
«Al centro di questa mostra – dichiara Marco Albertario – c’è una società dinamica e attiva, che trova nell’architettura e nella pittura di Cesare Tallone una risposta alle proprie esigenze celebrative. Il tema centrale è quindi quello dell’essere e dell’apparire, ma la qualità della pittura di Tallone, proietta i visitatori in un racconto fatto di materia e di colore. Sullo sfondo c’è Lovere che, in quegli anni, si apre alla modernità».
«Dotato di una sorprendente capacità di indagine psicologica e di una vigorosa pennellata – evidenzia Silvia Capponi –Cesare Tallone ci consegna attraverso i ritratti esposti in mostra un avvincente caleidoscopio sociale, fatto di racconti personali che si rispecchiano nella storia politica e culturale che ha animato Bergamo e Lovere nell’ultimo quarto dell’Ottocento. Una dimensione variegata che, nel percorso espositivo, verrà indagata anche attraverso gli effetti del magistero talloniano sui due allievi Giacomo Bosis e Giovanni Trussardi Volpi, artisti entrambi ben rappresentati nelle collezioni dell’Accademia Tadini».
Sottolinea Elena Lissoni: «Tallone è stata una delle figure più innovative nel panorama artistico bergamasco non solo per la modernità del suo linguaggio, ma anche per il ruolo di professore di Pittura all’Accademia Carrara, testimoniato dal suo allievo più celebre, Pellizza da Volpedo, e dall’episodio straordinario della fondazione di una scuola di pittura femminile».
L’ingresso all’incontro è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.