Chiamate moleste: il fallimento del Registro delle Opposizioni, e le possibili soluzioni

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Il fallimento del Registro delle Opposizioni era prevedibile e offre spunti su come sarebbe stato possibile raggiungere risultati concreti e duraturi agendo diversamente”, commenta Fabrizio Guerra, CEO di Telcavoip International, azienda

Cosa è il Registro delle Opposizioni?

Il Registro delle Opposizioni è stato introdotto per consentire ai cittadini di iscrivere il proprio numero di telefono in una lista “no call”, bloccando le chiamate promozionali non autorizzate. In teoria, una volta registrato, il numero dovrebbe essere escluso dalle liste utilizzate dai call center per le campagne di telemarketing. Tuttavia, la pratica ha dimostrato che questa misura è inefficace, e le cause sono molteplici.

Un servizio costoso e inefficace

Dal suo lancio il Registro delle Opposizioni ha richiesto ingenti investimenti da parte dello Stato italiano, con costi per la gestione e l’aggiornamento che hanno superato i milioni di euro. Nonostante questo il numero di lamentele da parte dei consumatori è in continuo aumento.

Le principali criticità del Registro delle Opposizioni sono:

1. Mancanza di aggiornamento delle liste:

I call center spesso ignorano il Registro delle Opposizioni o utilizzano liste obsolete, rendendo vana l’iscrizione del cittadino.

2. Difficoltà nel controllo e nelle sanzioni:

Le autorità di controllo, come l’AGCOM, non dispongono delle risorse sufficienti per monitorare tutte le chiamate promozionali e per imporre sanzioni efficaci.

3. Tecnologie di spoofing:

Molti call center utilizzano tecnologie VoIP avanzate che permettono di mascherare il numero chiamante, aggirando di fatto il Registro.

Un fallimento prevedibile

“Il fallimento del Registro delle Opposizioni era prevedibile, vista l’evoluzione della tecnologia VoIP e le pratiche ormai consolidate dei call center. La vera soluzione al problema risiede nell’implementare  strumenti tecnici che possano identificare e bloccare efficacemente le chiamate indesiderate”, sostiene Fabrizio Guerra, esperto del settore e CEO di Telcavoip International, specializzata nel settore della telefonia VoIP in Europa.

Guerra propone diverse soluzioni innovative per bloccare le chiamate indesiderate:

1. Implementazione del Protocollo STIR/SHAKEN

Il protocollo STIR/SHAKEN, già adottato negli Stati Uniti, autentica le chiamate VoIP attraverso una firma digitale. Quando una chiamata viene effettuata, viene verificata l’autenticità del numero chiamante. Se la firma non è valida o manca del tutto, la chiamata viene bloccata prima di raggiungere l’utente. Questa tecnologia impedisce lo spoofing, una pratica comune tra i call center che consente di falsificare il numero di origine.

2. Analisi Comportamentale e Machine Learning

Telcavoip International utilizza modelli di machine learning per analizzare in tempo reale il traffico delle chiamate. Questi algoritmi sono in grado di identificare comportamenti sospetti, come un numero elevato di chiamate simultanee dallo stesso IP o frequenti chiamate a numeri consecutivi. Quando viene rilevata un’attività anomala, il sistema può automaticamente bloccare le chiamate prima che raggiungano l’utente finale.

3. Firewall VoIP avanzati

Un altro strumento proposto è l’utilizzo di Session Border Controllers (SBC) avanzati, che fungono da firewall per il traffico VoIP. Gli SBC sono configurati per monitorare il flusso delle chiamate e possono bloccare quelle provenienti da IP noti per attività di telemarketing aggressivo. Questa tecnologia, secondo Guerra, potrebbe essere implementata a livello nazionale con costi ridotti rispetto al Registro delle Opposizioni.

4. Collaborazione con gli operatori telefonici

Guerra sottolinea anche l’importanza di una collaborazione attiva con gli operatori telefonici. Gli operatori potrebbero implementare filtri e sistemi di analisi direttamente sulle loro reti, identificando e bloccando in tempo reale le chiamate di telemarketing abusivo.

I cittadini continuano a pagare

Oltre ai costi sostenuti dallo Stato, il Registro delle Opposizioni rappresenta un costo anche per i cittadini. Molti utenti, frustrati dalla continua ricezione di chiamate indesiderate, finiscono per pagare servizi di blocco chiamate aggiuntivi offerti da app di terze parti. Questo evidenzia come il Registro non sia stato in grado di risolvere il problema alla radice, trasformandosi in un costo ulteriore per chi sperava di essere finalmente protetto.

Il fallimento del Registro delle Opposizioni dimostra come le soluzioni burocratiche siano spesso inadeguate di fronte a un problema tecnologico in continua evoluzione.

Come suggerito da Fabrizio Guerra solo un approccio tecnico basato su autenticazione, machine learning e collaborazione tra operatori può portare a risultati concreti. Per questo è tempo che il governo italiano prenda in considerazione queste soluzioni avanzate, anziché continuare a spendere milioni di euro per un servizio che ha dimostrato di essere inefficace.

Il futuro della protezione dei consumatori dalle chiamate indesiderate passa per la tecnologia, e aziende come Telcavoip International pronte a fare la loro parte per garantire che questo accada.