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Prosegue il programma di sistemazione delle fontane cittadine. La Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo relativo alle opere di manutenzione e di restauro di alcune fontane in centro storico e precisamente della fontana della Chiesa di Santa Maria della Carità in via Musei, della fontana di piazza Santa Maria in Calchera con il monumento a Niccolò Tartaglia e delle due fontane di Piazza Tebaldo Brusato. L’importo complessivo dell’intervento ammonta a 140mila euro.
PIAZZA S. MARIA IN CALCHERA
FONTANA E MONUMENTO DEDICATO A NICCOLÒ TARTAGLIA
Condizioni del monumento e della fontana
Il monumento dedicato a Niccolò Tartaglia, realizzato dallo scultore Luigi Contratti nel 1918, è costituito da una ampia scalinata marmorea sopra la quale si erge la figura del matematico bresciano. Il monumento è stato danneggiato da atti vandalici compiuti ai danni del compasso e della mano che lo regge. La base e la seduta del monumento, inoltre, sono state imbrattate con alcune scritte. La fontana rettangolare alla base del monumento, pensata e voluta da Luigi Contratti, è stata riqualificata nel 2006. Dotata di un sistema a circuito chiuso e di ugelli allineati su due assi paralleli, la fontana era impreziosita da otto proiettori sommersi, allineati in posizione centrale.
Lateralmente erano stati collocati altri due proiettori a scomparsa per illuminare la scultura. Oggi la vasca rettangolare in marmo Botticino, con il fondo in calcestruzzo, presenta una serie di criticità: è venuta a mancare l’impermeabilizzazione e l’impianto idraulico, spento da circa dieci anni, deve essere risistemato. Alcuni ugelli, infatti, sono danneggiati o mancanti, mentre i due filtri di ripescaggio dell’acqua risultano incrostati. Il massetto in calcestruzzo, realizzato a protezione dei tubi dell’acqua di riciclo, presenta dilatazioni, fessurazioni e micro-distacchi.
Intervento sulla statua
Il corpo scultoreo richiede un intervento di restauro impegnativo e di grande respiro. Tutta la superficie lapidea è interessata da depositi di origine atmosferica e da micro fessurazioni più o meno vistose. Prima di procedere con la pulizia, verranno indagate tutte le superfici, manualmente, per verificare la presenza di distacchi e possibili fratture: successivamente tutte le superfici saranno trattate con una soluzione biocida.
I depositi e le croste nere saranno rimossi con diversi cicli di applicazione di sostanze specifiche, in particolare tra le pieghe del manto della statua e nella parte bronzea che raffigura le costellazioni.
Tutte le superfici saranno consolidate con nano calci stese a pennello. Le stuccature effettuate durante precedenti interventi saranno rimosse con scalpelli e martellini e ripristinate con malta a base di calce idraulica, sabbia fine di fiume e polvere di marmo. Su tutte le stuccature saranno applicati pigmenti naturali.
La scultura bronzea che raffigura il cosmo sarà pulita e trattata. L’ultima fase del restauro riguarda il riposizionamento della mano del matematico con relativo compasso.
Le dita e il compasso saranno ricostruiti utilizzando i calchi in gesso realizzati negli anni ’80 e verranno riattaccati alla mano in marmo, che ora si trova nel deposito comunale.
All’interno di quest’ultima verrà inserito un perno in acciaio inox, più consistente del precedente ormai corroso ed obsoleto, per consentire il fissaggio sulla statua. Prima della collocazione della mano verrà effettuato un calco, da custodire e utilizzare in caso di necessità.
Intervento sul globo astronomico
Il complesso scultoreo è impreziosito da un globo astronomico in bronzo che verrà restaurato rimuovendo depositi atmosferici e ossido e riparando eventuali crepe. Nel caso in cui l’ancoraggio del globo risulti poco sicuro, verranno effettuate iniezioni di resina epossidica nel basamento marmoreo.
Intervento sulla fontana
Verranno rimossi tutti i componenti esterni dell’impianto elettrico mentre i corpi illuminanti dei proiettori ad immersione, saranno sostituiti con fari più performanti. Dove necessario, il massetto verrà ripristinato e impermeabilizzato con prodotto specifico concordato con l’Ente di Tutela. Anche l’impianto idraulico, verrà mantenuto nella sua concezione iniziale, riducendo unicamente il numero degli ugelli, che saranno in acciaio inox, mantenendone il loro orientamento attuale.
L’alimentazione elettrica collocata all’interno della fossa verrà rivista e adeguata alle diverse esigenze normative e gestionali. Inoltre, verranno ripristinati tutti i punti luce attorno alla fontana: due proiettori a scomparsa orientati verso il monumento e sei proiettori, di cui tre carrabili, inseriti nella pavimentazione marmorea dietro il monumento.
La pavimentazione in ciottoli di granito bianco e nero, in corrispondenza delle scale laterali dall’area monumentale, verrà rimossa e ripristinata secondo il motivo originario a losanga.
Scritte e depositi saranno rimossi dalle superfici marmoree della seduta e della pavimentazione utilizzando un’idropulitrice a pressione graduata.
FONTANA DELLA CHIESA DI S. MARIA DELLA CARITÀ
Condizioni della fontana
La fontana settecentesca, in Botticino, è costituita da un unico blocco scavato ed è dotata di un circuito d’acqua aperto. La superficie interna della vasca presenta consistenti depositi e patine di materiale organico mentre il bordo e il rivestimento marmoreo verticale sono interessati da incrostazioni calcaree. Gli ugelli in materiale ferroso non sono igienicamente accettabili e presentano problemi di tenuta e microfessurazioni. Lo sportello metallico al di sopra della vasca, attualmente non accessibile, impedisce la verifica del sistema idraulico che sarà ispezionato e riqualificato durante i lavori di restauro.
Intervento
Il rivestimento verticale e la vasca verranno sottoposti a una profonda pulizia utilizzando un prodotto biocida ad ampio spettro. Le micro-fessurazioni saranno riempite con carbonato di calcio misto a polvere di marmo e gli ugelli saranno sostituiti con nuovi ugelli in acciaio brunito della stessa forma dei precedenti. Lo sportello centrale in lamiera sarà sostituito con una lastra in Botticino, dotata di chiusura meccanica. Al termine dei lavori si procederà con la stesura di prodotti protettivi e antigraffito. Il recupero funzionale consentirà di utilizzare la fontana anche per abbeverarsi.
FONTANA NORD DI PIAZZA TEBALDO BRUSATO
Condizioni della fontana
La fontana circolare neoclassica, a pianta centrale, che si trova nella parte nord di piazza Tebaldo Brusato, non è più in funzione da una decina di anni. L’elemento marmoreo centrale, decorato con elementi vegetali sulla sommità, è incrostato ed è stato danneggiato da atti vandalici che hanno riguardato anche l’ugello centrale, non più presente. Il naturale deflusso dell’acqua della fontana è ostacolato dalle radici degli ippocastani che hanno causato ostruzioni nella linea di scarico.
Intervento
La rimozione delle incrostazioni calcaree sulla superficie esterna dell’elemento centrale metterà maggiormente in luce la decorazione floreale, mentre i giunti tra gli elementi marmorei, di materiale incoerente, verranno rimossi e sostituiti.
Il fondo della vasca in calcestruzzo sarà in parte demolito e rispristinato per recuperare il corretto deflusso delle acque di scarico e sarà reso impermeabile attraverso la stesura di un prodotto idrorepellente. Per reinserire l’ugello centrale si dovrà rimuovere il corpo marmoreo centrale, ripristinando il tubo di adduzione dell’acqua all’interno della vasca. Le condotte del sistema di scarico delle acque, ostruite dalle radici degli ippocastani, saranno sistemate effettuando uno scavo che raggiungerà il pozzetto d’ispezione della fognatura, a pochi metri di distanza.
FONTANA SUD DI PIAZZA TEBALDO BRUSATO
Condizioni della fontana
La fontana marmorea di forma ottagonale è stata collocata a sud della piazza all’indomani della demolizione del quartiere delle Pescherie per la realizzazione di Piazza della Vittoria, intorno agli anni Trenta del secolo scorso. Il fondo in calcestruzzo all’interno della vasca ottagonale presenta numerose fessurazioni mentre sui lati l’unico elemento di connessione e di tenuta tra i singoli blocchi della fontana è rappresentato da un profilo metallico ad L.
Esternamente, infatti, non compare nessun altro elemento metallico che posa suggerire la presenza di un sistema di fissaggio tradizionale costituito da graffe metalliche o inserti marmorei ad incastro.
Questo aspetto potrebbe essere una delle cause di perdite vistose della vasca in corrispondenza dei giunti verticali e orizzontali.
Intervento sui blocchi marmorei e sugli elementi decorativi
Le superfici saranno pulite, trattate con biocidi e, successivamente, saranno rimosse le incrostazioni di calcare e i depositi ferrosi al di sotto degli ugelli.
Tutte le fughe e i giunti tra gli elementi marmorei della vasca inferiore verranno rimossi, aperti, e risigillati. Il fondo della vasca, in calcestruzzo, verrà consolidato e le fessurazioni più ampie saranno riempite con materiale compatibile e condiviso con la Soprintendenza. Anche in questo caso si interverrà con la stesura di un prodotto protettivo e idrorepellente, in grado di contenere le perdite di carico.
Basamento e vasca
Sarà rimosso l’elemento marmoreo alla base della vasca per poter pulire il canale sottostante, completamente ostruito. Attraverso uno scavo si verificherà la tenuta dell’intera linea di adduzione dell’acqua che verrà sostituita se le sezioni interne del manufatto in pietra lo consentiranno.
Parte idraulica
Per poter raggiungere, dall’alto, i quattro ugelli laterali ed inserire – se necessario – quattro tubi in polietilene si procederà con la rimozione della cimasa superiore, come già è stato fatto per il restauro della fontana di Piazza Mercato.
Per evitare di rimuovere nuovamente la cimasa in caso di nuovi interventi, il sistema di saracinesche per la gestione dei flussi nei singoli ugelli verrà realizzato ex-novo nel pozzetto esterno.
I lavori di restauro delle fontane inizieranno presumibilmente a marzo 2025, quando le temperature lo permetteranno, e dureranno circa 120 giorni, fino a luglio 2025. L’ordine esatto degli interventi verrà stabilito durante la fase esecutiva.