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Sono passati vent’anni esatti da quella terribile notte in cui il territorio del lago di Garda fu colpito da un terremoto di magnitudo 5.2, con epicentro nelle acque di Toscolano Maderno e danni estesi in numerosi comuni, a partire da quello di Salò, e poi Roè Volciano, Vobarno, Gardone Riviera, Sabbio Chiese e con ripercussioni fino alla città di Brescia e alla Svizzera. L’Amministrazione comunale di Salò, con l’Ordine degli ingegneri di Brescia e l’Università degli studi di Brescia, organizza per venerdì 22 e sabato 23 una serie di iniziative per fare memoria di quanto accaduto, con un convegno tecnico di alto profilo, una serata evocativa e una visita guidata. L’obiettivo è andare “oltre la memoria e il ricordo di quella tragica notte”, avviando una riflessione sulla progettualità necessaria alla mitigazione della vulnerabilità sismica e sulla gestione emergenziale post terremoto.
Il primo appuntamento sarà per l’intera giornata di venerdì 22 novembre nella Sala dei Provveditori del Comune di Salò, con un convegno di studio sul tema “Approcci innovativi nella riqualificazione del patrimonio costruito”. L’incontro sarà articolato in due sessioni: al mattino, col contributo dell’Ordine degli architetti, ci si concentrerà sugli aspetti di natura architettonica, mentre al pomeriggio sulle questioni di carattere ingegneristico/strutturale, illustrando esperienze di analisi e riparazione dei danni avvenuti a Salò nel 2004. Saranno presentati alcuni casi di confronto con altri territori italiani, soggetti a sismi anche più intensi, e le procedure attivate nella prima emergenza a Salò, con un focus sulla messa in sicurezza di opere d’arte. Un approfondimento sarà sul rapporto tra l’attività professionale di ingegneri e architetti e i problemi dell’applicazione della normativa per le zone sismiche. Nel pomeriggio interverranno i massimi esperti di ingegneria sismica in Italia, tra cui Mauro Dolce di ReLuis, che parlerà della prevenzione del rischio sismico in Italia, e Gian Michele Calvi, dello Iuss di Pavia, che affronterà l’arte di progettare per i territori. Un contributo fondamentale sarà quello dell’ing. Ezio Giuriani, già docente UniBs, che illustrerà gli studi di rinforzo sismico per interventi compatibili e reversibili per i danni del terremoto salodiano. In particolare, Giuriani ha lavorato a Roè Volciano in San Pietro e San Giovanni e alla Rocca di Sabbio Chiese.
In serata, su organizzazione del Comune di Salò, è previsto un incontro più intimo dal titolo “20 anni dal terremoto: fra memoria e riflessioni”, dedicato ai salodiani, con una serie di interventi e un taglio divulgativo. Saranno presenti docenti universitari, tra cui Fausto Minelli dell’UniBs, segretario dell’Ordine degli ingegneri, che parlerà degli approcci innovativi nella riqualificazione del patrimonio costruito, ma lo spazio più grande sarà per i protagonisti del sisma del 2004, che condivideranno la loro esperienza, contribuendo a sensibilizzare sulla necessità di una sempre più ampia cultura della protezione civile e della prevenzione sismica (appuntamento alle 20.45 in Sala Provveditori). Ultimo momento sarà sabato 23 con una visita guidata nel centro storico, durante la quale saranno illustrati gli effetti dei terremoti del 1901 e del 2004 sulla città e approfondite le misure di prevenzione utili a mitigare i danni in caso di futuri eventi sismici. L’incontro sarà curato da Barbara Scala dell’UniBs, Silvio Lauro, già soggetto attuatore per la ricostruzione, da Piero Fiaccavento e Angelo Delmiglio dell’ufficio Tecnico di Salò (ritrovo alle 10.30 alla Loggia della Magnifica Patria, iscrizione consigliata via mail a cultura@comune.salo.bs.it, posti limitati).